L’Iva agevolata 10% si applica nell’ambito dei lavori di recupero edilizio e si può applicare sulle prestazioni dei servizi resi dall’impresa che esegue i lavori e, in alcuni casi, sulla cessione dei beni.
IVA AGEVOLATA 10% PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO
Tutti i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle unità abitative hanno diritto all’Iva agevolata al 10% sulle prestazioni di servizi, mentre sui beni, si ha diritto solamente se sono ceduti all’interno del contratto di appalto, cioè se sono “venduti” dall’impresa che effettua le lavorazioni insieme alla fornitura dei servizi (es. manodopera).
Per quanto riguarda i “beni di valore significativo” è opportuno approfondire l’argomento sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
L’Iva agevolata al 10% non si può applicare:
ai materiali o ai beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori
ai materiali o ai beni acquistati direttamente dal committente
alle prestazioni professionali, anche se effettuate nell’ambito degli interventi finalizzati al recupero edilizio
alle prestazioni di servizi resi in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei lavori.
In tal caso, la ditta subappaltatrice deve fatturare con l’aliquota Iva ordinaria del 22% alla ditta principale che, successivamente, fatturerà la prestazione al committente con l’Iva al 10%, se ricorrono i presupposti per farlo.
Per tutti gli interventi di ristrutturazione, restauro o risanamento edilizio è sempre prevista l’applicazione dell’aliquota al 10% per:
– le prestazioni di servizi dipendenti da contratti di appalto o d’opera relativi alla realizzazione degli interventi
– sull’acquisto di beni, con esclusione di materie prime e semilavorati, forniti per la realizzazione degli stessi interventi di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia.
DOCUMENTI NECESSARI PER OTTENERE L’AGEVOLAZIONE
Al fine di ottenere l’agevolazione l’acquirente deve presentare al venditore un’autocertificazione in cui dichiara di rientrare in uno dei casi previsti dalla legge. I documenti necessari sia che si tratti di ristrutturazioni, restauro e risanamento sia di manutenzione ordinaria e straordinaria sono:
copia della concezione edilizia
copia dell’atto preliminare
fotocopia del documento di identità
fotocopia del codice fiscale
DIA intestata all’acquirente
modello autocertificazione Iva 10%.
Inoltre è molto importante compilare in modo corretto la fattura: l’impresa dovrà indicare il valore complessivo della prestazione e il valore dei beni significativi così da distinguere i prodotti che beneficiano dell’agevolazione. Dal primo Gennaio 2018 gli interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria richiedono l’indicazione in fattura dei beni significativi ammessi all’agevolazione.
Potresti approfondire l’argomento sulla pagina dedicata dell’Agenzia delle entrate.
CONCLUSIONI
Generalmente l’Iva agevolata è prevista per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili residenziali e per i lavori di recupero edilizio, restauro e risanamento. Nello specifico l’articolo 7 della legge 488/1999 definisce la tipologia degli interventi che beneficia dell’Iva agevolata 10%.
Il modello per richiedere l’agevolazione può essere compilato direttamente online oppure può essere scaricato sul proprio computer per poi essere stampato e compilato.
Per il recupero del patrimonio edilizio oltre all’Iva agevolata è possibile richiedere le detrazioni fiscali per ristrutturazione per i costi sostenuti.